Chi ha inventato lo Champagne?
Lo Champagne è uno dei prodotti più pregiati da bere, un’unione di ricchezza ed eleganza che è molto difficile da trovare.
Nell’articolo di oggi voglio raccontarti come è nato lo Champagne, chi lo ha inventato e la sua storia, per fare in modo che anche tu possa conoscere nel dettaglio quello che bevi.
Facciamo un lungo salto indietro nella storia, quando è stato inventato lo Champagne?
Sebbene esistano anche altre versioni sull’origine di questo prodotto, la più accreditata stabilisce la sua nascita nel 1668 nell’Abbazia di Hautvillers, una delle più vecchie abbazie benedettine del mondo.
È buffo pensare che l’invenzione dello Champagne, vino accostato alle feste e agli eventi mondani, sia avvenuta in un luogo sacro e religioso, che non condivide di certo questo tipo di usanze.
Ma chi è la persona che ha inventato lo Champagne?
La sua nascita vera e propria è da attribuire al padre benedettino Pier Perignon, che ogni giorno della sua vita si dedicava a fare esperimenti con le varie uve coltivate nell’abbazia.
Il suo merito è quello di aver trasformato i vini Champagne da rossi e fermi a spumanti frizzanti, mescolando con grande abilità i prodotti dei diversi vigneti. È proprio in quegli anni che Dom Pérignon inventa il Méthode Champenois e dal XVIII secolo il vino Champagne diventa spumante.
L’ufficializzazione del prodotto avviene nel 1728, quando un decreto reale firmato da Luigi XV autorizza il trasporto dello Champagne, dando il via alla sua commercializzazione all’interno del regno.
Negli anni successivi la sua produzione passa ad alcune delle famiglie più prestigiose della nobiltà francese, da Geoffrey a Rocheret fino agli Champagne Moet e Champagne Clicquot.
Ma di quale regione è originario il vino Champagne?
Per una legge del luglio 1927 lo Champagne può provenire solamente dalla zona viticola che comprende La Montagne de Remis, la Vallèe de la Marne, la Cotè de Blancs, la Cotè de Sezanne e le regioni di Bar-sur-Aube e Bar-sur-Seine.
Una limitazione importante che vuole preservare l’origine e la qualità di uno dei prodotti più buoni del mondo.
Ad oggi ci sono alcune importanti cantine che producono lo Champagne con anni di esperienza e con metodi davvero eccellenti.
Voglio illustrarti tre prodotti che ritengo davvero ottimi e assolutamente da provare se non li hai ancora assaggiati.
Sei pronto?
REMI COUVREUR CHAMPAGNE BRUT BLANC DE NOIRS – ALAIN COUVREUR
Un vino strepitoso che nasce da un’unione di uve Pinot Nero e Pinot Meunier. Vinifica in acciaio e riposa in bottiglia per un periodo di almeno 5 anni, tempo che gli permette di acquisire un’ottima varietà di profumi e il carattere della sua terra di nascita.
I suoi profumi che ricordano la frutta sono molto intensi e addolciscono il suo carattere deciso e prepotente. Un vino perfetto per l’aperitivo, in particolar modo da gustare con un tagliere di salumi e formaggi.
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CHAMPAGNE CUVÉE TRADITION GRAND CRU – R. H. COUTIER
Un prodotto di un colore giallo paglierino brillante che conquista con un perlage finissimo e persistente. Al naso regala aromi di mela, pera e prugna, mentre al palato di presenta potente, setoso ed equilibrato. Un vino ideale da abbinare a portate di pesce e formaggi.
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ROYALE RESERVE BRUT – PHILIPPONNAT
L’unione pura di uve Pinot Nero, Chardonnay e in minima parte Pinot Meunier, per dare vita a un prodotto magnifico dal colore oro intenso.
Le sue bollicine sono fini e persistenti e il suo profumo ricorda fiori di vigna e tiglio, per virare poi verso frutti rossi, agrumi e miele.
L’assaggio è deciso e piacevole, con note di ribes e lampone, accompagnate da un estro di pane e biscotto. Perfetto per l’aperitivo, in particolare con del pesce crudo.
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Vorrei che con questi tre prodotti tu ti tuffassi totalmente nel mondo degli Champagne, per capire la sua grande ricchezza e la sua infinita bontà.
Spero che l’articolo ti sia piaciuto e che tu abbia trovato delle informazioni e degli spunti interessanti, ma ti voglio ricordare che per qualsiasi domanda mi trovi sempre nella mia Osteria, in corso Bettini 24 a Rovereto.
Evviva le bollicine, evviva lo Champagne.
In alto i calici!
Paolo